venerdì,
19 novembre 2010
Uno stipendio in più ai prof migliori
Progetto
pilota anche a Siracusa per l'iniziativa meritocratica del ministro Gelmini. Premi di 70.000 euro agli istituti che
raggiungeranno certi standard.
ROMA - Il merito paga. Da quest'anno a professori particolarmente meritevoli verrà assegnata una gratifica pari a una mensilità di stipendio. Lo prevede uno dei progetti, annunciati oggi dal ministro Gelmini, che partirà, per ora, a Torino e Napoli (20 le scuole coinvolte). Ma anche agli istituti scolastici in generale converrà darsi da fare perché grazie a un altro progetto alcune scuole potranno rimpinguare le casse: se dimostreranno, infatti, di aver migliorato i livelli di apprendimento degli studenti e raggiunto certi standard riceveranno un contributo fino a un massimo di 70 mila euro. Anche in questo caso si comincerà in via sperimentale, dalle scuole medie delle province di Pisa e Siracusa (per la durata dell'intero triennio).
Non ha esitato a parlare di giorno storico il ministro Gelmini sottolineando
come per la prima volta parta un'iniziativa concreta per introdurre il merito
nel sistema d'istruzione italiano. "Finalmente - ha detto - si iniziano a
valutare i professori e le scuole su base meritocratica. Premi dunque ai
migliori e non soldi legati solo all'anzianità di carriera che comunque, grazie
allo sforzo del governo, sono stati garantiti a tutto il settore". A
quest'ultimo proposito, infatti, il ministro ha illustrato oggi ai sindacati il
decreto interministeriale che consente il pagamento degli scatti d'anzianità
maturati dal personale della scuola.
Le sperimentazioni messe in campo saranno finanziate con una parte del 30% dei
risparmi ottenuti grazie alla razionalizzazione della spesa, al netto
naturalmente delle risorse destinate al recupero degli scatti.
Lo scorso febbraio il ministro ha istituito un Comitato tecnico scientifico
(Cts) che ha l'obiettivo di proporre l'istituzione di un sistema nazionale di
valutazione e di miglioramento della didattica. E il Comitato ha proposto al
ministro i due progetti illustrati oggi. Quello relativo alle scuole prevede
che esse vengano valutate prendendo in considerazione il livello di
miglioramento degli apprendimenti degli studenti individuato attraverso i test
Invalsi ma anche una serie di indicatori che vanno dal rapporto scuola-famiglia
alla gestione delle risorse, ai livelli di abbandono. Il verdetto è affidato a
un team di osservatori esterni composto da un ispettore e da due esperti
indipendenti. Sulla base dei risultati verrà quindi formulata da una
Commissione tecnica regionale una graduatoria. Alle scuole che si collocheranno
nella fascia più alta sarà assegnato un premio, fino ad un massimo di 70mila
euro.
Per il progetto destinato agli insegnanti, che aderiranno volontariamente alla
sperimentazione, in ogni scuola verrà costituito un nucleo di valutazione
composto dal preside, da due professori eletti dal Collegio dei docenti e dal
presidente del Consiglio di Istituto (in qualità di osservatore). La
valutazione terrà conto di curriculum vitae e documento di valutazione. Ma non
solo. Il nucleo dovrà considerare anche il giudizio sui docenti espresso da
genitori e studenti. Gli insegnanti meritevoli saranno premiati entro
aprile/maggio 2011.
18/11/2010
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