26
febbraio 2011
Il cadavere di Yara Gambirasio
rinvenuto in un campo nel Bergamasco
Una
persona del luogo stava provando un aeromodello e ha visto il corpo
MILANO - In un campo a Chignolo d'Isola, in provincia di
Bergamo, è stato trovato il cadavere in stato di decomposizione di Yara Gambirasio,
scomparsa da Brembate Sopra lo scorso 26 novembre. Il corpo della tredicenne è
stato rinvenuto sabato pomeriggio da una persona del luogo che stava provando
un aeromodello telecomandato. Il campo è stato recintato dalle forze
dell'ordine.
RICONOSCIMENTO - Il riconoscimento è stato possibile grazie a un
portachiavi, ad alcuni brandelli degli abiti che Yara indossava il giorno della
scomparsa e all'apparecchio per i denti che la ragazza portava. La polizia
scientifica e il medico legale stanno effettuando i primi rilievi sul cadavere.
RITROVAMENTO
- Il
ritrovamento è stato effettuato in un campo in via Bedeschi, nella zona
industriale tra Chignolo d'Isola e Madone, a pochissima distanza da dove, lo
scorso 16 gennaio, era stato commesso un omicidio al termine di una rissa tra
clienti di una discoteca. Il corpo è stato trovato in un'area incolta che si
trova a poche centinaia di metri da quello che era un centro di coordinamento
delle ricerche.
LA VICENDA - Yara scomparve nel tardo pomeriggio del 26 novembre
2010 all'uscita dal palasport del paese. Le sue tracce svaniscono intorno alle
18,30 e già 15 minuti dopo il suo cellulare non dà più segnali. Un vicino
racconta di aver visto la ragazzina parlare con due uomini vicino a un'auto, ma
gli inquirenti lo ritengono inattendibile. Inizia subito una grande
mobilitazione per le ricerche di Yara: volontari e forze dell'ordine battono il
Bergamasco palmo a palmo, senza risultati mentre si moltiplicano le notizie di
persone che dichiarano di aver visto Yara nei posti più disparati e i
«veggenti» che assicurano di sapere dove si trova il cadavere. Il 5 dicembre un
giovane marocchino, che lavora nel cantiere dove si erano concentrate le
ricerche, viene fermato su una nave diretta in Marocco, ma dopo gli
accertamenti risulta del tutto estraneo ai fatti. Decade anche la pista di un
ricatto della camorra nei confronti del padre di Yara. Il 28 dicembre i coniugi
Gambirasio rivolgono un appello ai sequestratori e il 15 gennaio chiedono il
silenzio stampa. Il 26 febbraio, purtroppo, il triste esito: nei pressi di
Chignolo d'Isola avviene il ritrovamento del cadavere di Yara.

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